sabato 23 novembre 2024

pc 23 novembre-Guerra in Ucraina: l'imperialismo USA spinge sempre più per un attacco diretto alla Russia che risponde con il lancio di un missile balistico

La voce proletaria e popolare contro la guerra imperialista si deve fare sentire nello sciopero generale del 29 e nella manifestazione del 30 per la Palestina 


da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 22/11


L’imperialismo e i governi che ne costituiscono la sua forma politica, ci stanno conducendo a tappe forzate a una nuova, tragica e criminale, guerra dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che si tratta di una guerra interimperialista, una minaccia sempre più pericolosa alla pace dei popoli, contro cui i proletari e i popoli non devono accettare il fatto di essere spettatori passivi e carne da macello ma attivi protagonisti di una lotta per fermare l’ennesima carneficina che i governi imperialisti stanno preparando.

Ci sono fronti di guerra aperti in Ucraina, in Medio Oriente con al centro la Palestina e ora il Libano, il fuoco bellico è acceso in nord Africa e stanno preparando le condizioni per l’incendio nell’Indo Pacifico. Il principale nemico dei popoli si è dimostrato l’imperialismo americano che ha trascinato con sé gli altri Stati e governi e sta combattendo già la sua guerra, non direttamente ma per procura, cioè facendo agire nello scontro bellico altri governi ed eserciti che combattono al suo posto e le cui scelte ricadono in termini di morte, distruzione, aggravamento delle condizioni di vita, sui popoli e i proletari. E la minaccia nucleare diventa l’opzione sempre più concreta.

Della guerra sul campo in Ucraina ci occuperemo oggi in questo spazio di controinformazione, una guerra dell’imperialismo americano e del suo braccio armato, la NATO, dell’Unione Europea che stanno combattendo in Ucraina contro l’imperialismo russo, una guerra di cui ricorrono ormai mille giorni dal suo inizio e che, con il via libera da parte dell’amministrazione Biden all’impiego di missili balistici ATACMS contro il territorio russo, e che si porta dietro il consenso franco-inglese all’uso di STORM SHADOW e SCALP EG, segna una nuova fase di questa guerra che certamente ha influito la vittoria elettorale del nazi-imperialista Trump negli Stati Uniti che è andato al potere promettendo un disimpegno dell’imperialismo americano da quel fronte ma che al momento segna un passaggio di aperta aggressione alla Russia perchè  l'Ucraina ha ottenuto l'approvazione per colpire in profondità la Russia con armi occidentali.

pc 23 novembre - IL GOVERNO FASCISTA MELONI AL FIANCO DEL NAZI/SIONISTA NETANYAHU, una denuncia: Antonio Tajani, il braccio destro di Netanyahu in Europa

 

infopal

Di Alessandro Orsini

Oggi Antonio Tajani, il braccio destro di Netanyahu in Europa, è chiuso a nel suo ufficio. Si sta scervellando per capire quale altra decisione dovrà prendere per aiutare Netanyahu nel genocidio del popolo palestinese. Se il sistema dell’informazione in Italia non fosse corrotto dalla testa ai piedi, Tajani verrebbe continuamente criticato per la sua condotta inqualificabile contro i bambini palestinesi. Ma questo non accade perché l’informazione sulla politica internazionale in Italia funziona come nelle dittature. La sua funzione è di coprire le malefatte dei governanti invece di denunciarle.

Il 28 ottobre 2023, quando Netanyahu radeva al suolo Gaza, Tajani si è rifiutato di votare in favore di una tregua umanitaria all’Onu per interrompere i bombardamenti. In quell’occasione, Tajani ha dichiarato, per bocca dell’ambasciatore italiano all’Onu: “Sempre solidali con Israele; la sicurezza d’Israele non è negoziabile”. A dicembre 2023 e gennaio 2024, Tajani ha dato a Netanyahu bombe, granate, siluri, mine, missili, cartucce e altre munizioni, proiettili e loro parti, per un valore di 730.869,5 euro a dicembre 2023, quasi raddoppiati a 1.352.675 euro a gennaio 2024. L’11 gennaio 2024, quando

pc 23 novembre - Foglio del MFPR diffuso nelle manifestazioni nazionali di oggi e nelle mobilitazioni del 25 novembre in particolare tra le lavoratrici



pc 23 novembre - Meloni e il suo governo perdono colpi... Da ORE 12 Controinformazione rossoperaia del 20/11

Questa settimana non è stata una gran settimana per la Meloni e il governo Meloni e su questo occorre che i lavoratori, le masse popolari riflettano perché se il governo riceve dei colpi, questo è a favore dei lavoratori, delle masse popolari che, essendo colpiti dalla politica economica dei governi, dalla politica dei padroni, dal sistema in generale, in tutti i suoi aspetti, nei loro interessi essenziali come il lavoro, il salario, la salute, le condizioni di lavoro e di vita, la sanità, la scuola, i servizi sociali, hanno interesse che il governo si indebolisca, e in una fase in cui il governo si indebolisce la lotta proletaria e sociale ha più possibilità sia di ottenere risultati concreti, sia di inserirsi nella battaglia per la caduta di questo governo come di tutti i governi dei padroni che potrebbero seguirlo.

Le elezioni sono andate male per la Meloni. In Umbria, in Emilia Romagna i partiti del governo si sono impegnati, hanno mandato perfino i fascisti a Bologna per creare disordine e confusione e trasformare la stessa elezione in un atto d'accusa ai cosiddetti “antifascisti violenti”. Ma gli è andata male, hanno perso le elezioni sia in Umbria che in Emilia Romagna.

La Meloni rispetto a quando vince come è successo recentemente per la Liguria ad esempio con le elezioni locali, con le elezioni regionali, ha detto che è un premio che il governo riceve per la sua buona politica e che i cittadini rispondono positivamente alle politiche del governo. Quando perde invece è colpa delle situazioni locali, è colpa dei candidati locali e sotto sotto cammina la guerra tra i partiti della maggioranza.

In questa occasione Salvini ha avuto una batosta. Salvini, laddove si è votato, nell'arco di un periodo

pc 23 novembre - Nella giornata internazionale contro la violenza sessuale sulle donne, nelle mobilitazione del 23-25/11 portiamo sempre la denuncia contro l'immane violenza del genocidio palestinese

pc 23 novembre - Oggi nuovo corteo a Milano - Fermiamo il genocidio

Per fermare l'escalation di guerra!
Per fermare il genocidio del popolo palestinese e l'invasione del Libano.
Per affermare la nostra solidarietà al popolo palestinese e alla sua resistenza. 
No allo stato di polizia - No al ddl 1660. 

23 novembre ore 15,00 - 
59° sabato in piazza per la Palestina
partenza Porta Romana - termine San Babila
partecipiamo tutte e tutti alla manifestazione indetta dalle Associazioni palestinesi di Milano.

pc 23 novembre - Dalla Francia - info sulla crisi e le lotte nelle fabbriche e sui posti di lavoro

 in via di traduzione 

Le géant de la métallurgie ArcelorMittal a annoncé le 19 novembre la fermeture de deux sites industriels à Reims (Marne) et Denain (Nord). Spécialisés dans la transformation de bobines d’acier, 

Plans de licenciements pour dizaines de milliers de salariés de l’automobile, de la chimie, de la sidérurgie du bâtiment, de l’industrie spatiale et de la grande distribution menaçant jusqu’à 300.000 emplois. L’unique préoccupation de monopoles Michelin, Stélantis, Valéo, Lactalis…est de gagner des parts de marché et faire plus de profits.

 le ministre de l’Industrie, Marc Ferracci n’a pas démenti en déclarant : « Des annonces de fermetures de sites, il y en aura probablement dans les semaines et les mois qui viennent ».

 Pour millions d’ouvriers, d’employés, de précaires  les salaires n’ont pas suivi l’inflation 

 Les capitalistes amassent les milliards et en veulent toujours plus. Les entreprises privées reçoivent près de 200 milliards d'euros d'aide publique soit plus de 30 % du budget de l'État, deux fois le budget

pc 23 novembre - Per un corteo unitario il 30 novembre per la Palestina - Siamo per una manifestazione unitaria in prosecuzione allargata del 5 novembre

 info

LETTERA APERTA DELL’ASSEMBLEA DEL 21 NOVEMBRE A ROMA

L’assemblea del 21 novembre convocata dai promotori dell’assemblea nazionale del 9 novembre, proclamata da 3 realtà palestinesi e da 240 realtà italiane, é terminata con una richiesta unanime chiara: unifichiamo le manifestazioni del 30 Novembre.

Di fronte al genocidio in Palestina, al massacro in Libano e al pericolo di un’escalation globale, è dovere di tutte e tutti convergere in un’unica grande manifestazione nazionale.

La proposta avanzata dall’assemblea è quella di un corteo che, unendo le diversità, sfili da Piazza Vittorio e in modo unitario si riprenda la piazza vietata il 5 Ottobre, piazza di Porta San Paolo.

Costruiamo un fronte unito, sotto le bandiere palestinesi, contro lo Stato di Israele, a fianco delle resistenze, lavorando tra i movimenti e le realtà sociali per far emergere come oggi Israele non rappresenti un pericolo solo per il Medio Oriente, ma per tutto il mondo.

Imparando dalla resistenza palestinese unificata, convergiamo nella diversità, ce lo chiedono la Palestina, il Libano e tutta l’umanità.

La precedente lettera appello di giovani palestinesi e udap  - che noi condividiamo

I Giovani Palestinesi d'Italia hanno pubblicato sul loro canale ufficiale Istagram una lettera aperta insieme all'UDAP - Unione Democratica Arabo Palestinese

https://www.instagram.com/p/DCYrE2XsUYx/

"È utile per la Palestina che il 30 novembre ci siano due Manifestazioni Nazionali a Roma? 

Lettera aperta di UDAP e GPI alle realtà palestinesi.

Nel corso degli ultimi 13 mesi l'Italia ha assistito a grandi mobilitazioni in solidarietà con la Palestina, il suo Popolo e la sua Resistenza, migliaia di iniziative, presidi, assemblee e cortei. Come realtà politiche palestinesi in Italia ci siamo impegnati a costruire e coordinare la mobilitazione, insieme a forze politiche, sindacali e sociali italiane - affermando da un lato che

pc 23 novembre - Israele con il cane pazzo Netanyahu continua l'attacco alla popolazione in Libano. Noi siamo dalla parte della Resistenza libanese e palestinese

L'Italia è complice, copre gli attacchi dello stato sionista d'Israele nei confronti del Libano e del mondo arabo....

Raid israeliani a Beirut. Media: "Almeno 11 morti e 33 feriti. Distrutto palazzo di 8 piani"
La nostra posizione nell'editoriale del 30 ottobre

Info da il manifesto

Colpita base Unifil, quattro italiani feriti. E su Beirut è un inferno

Terzo attacco alla base militare di Chama nel sud del Libano in pochi giorni. E quattro militari italiani feriti in maniera lieve dopo il lancio di razzi probabilmente da parte di Hezbollah o di gruppi affiliati.

Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu Unifil, non si sbilancia sull’intenzionalità o meno dell’attacco, ma invita per l’ennesima volta le parti al cessate il fuoco: «Non sappiamo al momento se

pc 23 novembre - Tra povertà e disoccupazione, Meloni, la raccontaballe, smentita anche dai padroni della Confesercenti

L’aumento della povertà nel nostro Paese viene registrato da molte fonti, ma quello che è più “sicuro”, in questo caso, perché viene dalla parte dei padroni, è quello della Confesercenti, l’associazione che riunisce migliaia di piccole medie imprese, i commercianti e gli artigiani… durante l’annuale assemblea di quest’anno cui era presente anche il presidente della Repubblica Mattarella sono stati infatti dati i numeri da “bollettino di guerra” come scrive il Sole 24 Ore del 20 novembre.

Il primo numero è stato quello che riguarda i soldi che le persone hanno speso di meno in un anno, quello dei “consumi” e che smentisce le previsioni del governo: «Nel 2024 sono spariti 3,2 miliardi di euro di consumi attesi rispetto alle stime del governo nel Def di aprile.”

3 miliardi e 200 milioni di consumi in meno! Significa che chi poteva spendere ancora qualcosa, soprattutto lavoratori a basso reddito, precari e pensionati al minimo hanno dovuto stringere ancora di più la cinghia, visto che i già poveri, che secondo statistica ufficiale sono 5 milioni e mezzo, questo “problema” non ce l’hanno nemmeno.

Poi c’è il numero della chiusura dei negozi: “In 10 anni sono scomparsi 140mila negozi e con il crollo

pc 23 novembre - Info/denuncia da Stellantis/Pomigliano

Il 18 ottobre scorso ha visto protagonisti i metalmeccanici dell’Automotive, infatti FIM FIOM UILM hanno proclamato uno sciopero generale del settore, il primo unitario dopo 30 anni, per difendere l’occupazione e costruire il futuro dell’industria dell’auto. Uno sciopero storico anche per le relazioni di “conflitto” o presunto tale, che vivono i sindacati firmatari del contratto specifico di lavoro (CCSL) che vige in Stellantis, e la Fiom non firmataria.
Che la situazione sia molto grave lo diciamo da tempo noi, ma non serve certo chiedere risposte ad UE, Governo e soprattutto Stellantis senza mettere in piedi una vera e propria strategia di lotta. E’ evidente, invece, che i rappresentanti dei lavoratori sono stati troppo impegnati a pensare a difendere i loro interessi piuttosto che quelli degli operai. “Meglio tardi che mai” è venuto da dire a tanti con la proclamazione dello sciopero, ed invece a distanza ormai di un mese, il nulla assoluto; un silenzio che per l’appunto come da titolo, fa pensare alla loro complicità in questo triste scenario. Dopo il 18 chi si aspettava di vederli uniti e combattivi, è rimasto fortemente deluso infatti è successo l’esatto opposto

venerdì 22 novembre 2024

pc 22 novembre - Trapani: il carcere-tortura, il carcere assassino gestito da Delmastro, sottosegretario di questo governo


“Buttato per terra, un lenzuolo di sopra, massacrato di botte, tanto questo è nero, non si vede un c…. E se la ridevano… “ Due anni di violenze sconvolgenti sui detenuti del carcere di Trapani. Due anni di violenza, di torture, pestaggi, minacce, umiliazioni. Non si sono fatti mancare niente gli sbirri bastardi del carcere di Trani che sono simili agli sbirri bastardi di tutte le carceri che sono la feccia, il peggio del

pc 22 novembre - Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina - Dipartimento Centrale d’Informazione

Gaza si trova ad affrontare una guerra globale di sterminio alimentata dalla piena partnership americana e dalla vergognosa delusione araba*

Nelle ultime ore, il nemico sionista ha commesso orribili massacri che hanno preso di mira un intero quartiere residenziale nelle vicinanze dell’ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, e un edificio residenziale nel quartiere Sheikh Radwan nella città di Gaza, provocando la morte e il ferimento di diverse persone. centinaia, tra cui dozzine di bambini e donne, l’attacco ha preso di mira anche una tenda che ospitava sfollati nella zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza, provocando decine di martiri e feriti.

– Alla luce del sistematico attacco agli ospedali, il più recente dei quali è l’ospedale Kamal Adwan e l’ospedale Al-Awda nel nord della Striscia di Gaza, e della distruzione dell’ospedale Abu Youssef Al-Najjar a Rafah, le caratteristiche di un piano sionista per annientare completamente gli elementi della vita palestinese, viene attuato in un contesto di carestia sistematica che ha lasciato il nostro popolo senza cibo né acqua, e in un silenzio internazionale che riflette l’incoraggiamento all’occupazione a continuare la sua aggressione. Questi crimini rientrano nel quadro di una guerra globale di genocidio portata avanti con la piena collaborazione americana, espressa dal veto americano davanti al progetto di

pc 22 novembre - Per la Sanità ci vuole una reale rivolta sociale - Il legame politico/affaristico tra Meloni e la sanità privata


E’ riuscito lo sciopero nel settore Sanità con adesioni abbastanza alte, con punte dell’85%, anche se in generale sarà stata una percentuale più bassa. Ma non è questione di numero, è che tanti hanno partecipato alla manifestazione e sicuramente lo sciopero è largamente condiviso, non solo dall'intero mondo della Sanità, intendendo con questo medici, infermieri, personale sanitario in generale e soprattutto dai tanti giovani e, soprattutto, nell'ambito della Sanità privata. Questo sciopero è importante perché proprio intorno alla Sanità il governo ha fatto pura demagogia, dicendo di avere aumentato i fondi quando sono più o meno gli stessi degli altri anni che, col tasso di inflazione, sono molto diminuiti, ma soprattutto si tratta di cifre che erano già nettamente al di sotto dei bisogni e delle esigenze degli ospedali e di tutte le strutture sanitarie.

La mobilitazione è stata soprattutto un atto di denuncia perché dovunque è stato possibile i partecipanti allo sciopero e alle manifestazioni hanno fatto fortissime denunce della situazione che riguardano le condizioni generali in cui sono lasciati gli ospedali, le strutture sanitarie pubbliche. “Un solo dottore in corsia per 100 pazienti” dicono i dottori, per non dire degli infermieri oberati da straordinari e da supercarichi di lavoro. Ogni medico si occupa almeno di 2000 casi, 60 ore alla settimana.

È evidente che in questo tipo di condizione lo stato dei malati non sia il migliore ed è chiaro che vi possono essere dei momenti di forte tensione tra i familiari dei malati e il personale sanitario che a volte

pc 22 novembre - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Le ragioni dell'opposizione proletaria alla guerra imperialista - Dalla Tenaris Dalmine: lo scontro sul contratto del metalmeccanici, verso lo sciopero generale del 29

 

pc 22 novembre - Da sempre il movimento comunista marxista-leninista-maoista ha richiesto l'arresto e la condanna di Netanyahu/Gallant

 da Dichiarazione internazionale Noi stiamo con la Palestina!

2-8 dicembre settimana internazionale di azione di agitazione e propaganda

...La guerra di Israele sta violando gravemente tutte le norme internazionali e i diritti umani. Innumerevoli sono crimini di guerra commessi. Come al solito, l’ONU reagisce solo “formalmente”, nell’interesse degli imperialisti. I fatti impongono di considerare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il suo governo e i principali leader del partito Likud, i generali militari e altri alti ufficiali tutti criminali di guerra da punire quanto più severamente. Anche Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania, che sostengono Israele, dovrebbero essere portati davanti un tribunale internazionale....

Da dichiarazione internazionale per la settimana 7-13 ottobre

Intensificare le azioni e fare avanzare in maniera sempre più poderosa il movimento militante, di massa, in appoggio alla causa palestinese.

...esigere che i governanti sionisti siano giudicati per crimini di guerra e genocidi... 

7-13 ottobre 2024 settimana internazionale a sostegno della Resistenza Palestinese

....Il genocidio contro il popolo palestinese non è solo opera del sionismo israeliano. Gli Stati imperialisti che prestano il loro appoggio sono responsabili, specialmente Stati Uniti, Gran Bretagna con gli altri governi imperialisti europei, Germania, Francia, Italia, ecc. complici.....

....Gli imperialisti yankee appoggiano senza condizione il loro cane da guardia in Medio Oriente. Utilizzano il loro potere di veto nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU per bloccare qualunque misura di iniziativa di pace, inviano armi e denaro ai sionisti per rafforzare il loro potere militare, e recentemente con un atto che molti considerano storico il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un progetto di legge per sanzionare la Corte Penale Internazionale per aver disposto l’arresto dei dirigenti politici sionisti......

Sotto la pressione delle masse, alcuni governi hanno interrotto le relazioni con Israele e hanno obbligato parte degli organismi internazionali a promuovere azioni giuridiche.

La Corte Internazionale di Giustizia ha accolto la domanda presentata dal Sud Africa e sostenuta da altri Stati che ordina ai sionisti la cessazione immediata delle operazioni militari contro la striscia di Gaza. La Corte Penale Internazionale ha emesso ordini di arresto contro il Ministro Netanyahu e il suo

pc 22 novembre - Netanyahu, Gallant la Corte penale internazionale ha emesso mandati d’arresto per crimini di guerra - info

La Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati d'arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e per l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Secondo un comunicato, pubblicato oggi, la corte dell'Aja ha emesso all'unanimità due decisioni che respingono i ricorsi dello Stato ebraico in merito alla giurisdizione del tribunale "sulla situazione nello Stato di Palestina in generale e sui cittadini israeliani in particolare" e sulla richiesta di Tel Aviv "di interrompere qualsiasi procedimento davanti alla Corte nella situazione in questione, compreso l'esame delle richieste di mandato d'arresto per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, presentate dalla Procura il 20 maggio 2024".
I mandati di arresto per crimini di guerra contro Netanyahu, Gallant e Deif

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso i due mandati di arresto per crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi almeno dall'8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto. Nella nota appena pubblicata si parla di "un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza". Dopo l'emissione dei mandati di cattura, sia Netanyahu che Gallant saranno passibili di arresto se si

pc 22 novembre - Messaggio per il 20° anniversario della Fondazione del Partito Comunista dell'India (Maoista) - seconda parte

 seconda parte

Sulla base di ciò, il compito immediato, principale e centrale è quello di preservare il partito, organizzare il popolo e intraprendere la lotta di classe-guerra di guerriglia aumentando continuamente la base di massa, rafforzare la base di massa e sviluppare le forze soggettive. A tale scopo, a seconda delle concrete condizioni delle varie aree, predisponendo le giuste prospettive, bisogna dispiegare i quadri del partito in modo pianificato con una prospettiva strategica. Dobbiamo organizzare il popolo delle classi oppresse, dei settori sociali e degli oppressi nelle aree urbane, nelle pianure e aree forestali in lotta per la vita quotidiana e problemi fondamentali. Dobbiamo acquisire il comando nel condurre queste lotte in modo reciprocamente dipendente. In qualsiasi ambito, dobbiamo preparare adeguata copertura naturale e consolidare il partito che sia invincibile per il nemico. Dobbiamo rivoluzionare continuamente il popolo con la politica della presa del potere statale. Il Partito deve utilizzare le due magnifiche armi dell'EGPL e del FU. Noi dobbiamo concentrarci sull'innalzamento della qualità del Partito in modo pianificato per portare al successo la campagna di consolidamento del partito e, come parte di essa, formare il partito dal punto di vista teorico, politico, organizzativo e militare, e quindi fare sforzi per migliorare la quantità. Solo così il partito si rafforzerà ancora una volta avanzerà sulla via del successo.

Le sfide del movimento rivoluzionario

Partito

Le sfide che il partito deve affrontare sono: proteggere la leadership del partito, i quadri, le forze dell'EGPL e gli organismi del popolo; rettificare lo stile di vita che non si addice ai comunisti, superare le tendenze non proletarie e proletarizzare-bolscevizzare; approfondire le basi teoriche e politiche del partito; consolidare organizzativamente il partito con relazioni vive con il popolo delle aree urbane,

pc 22 novembre - 25 novembre - Scateniamo la furia delle donne - dal blog femminismorivoluizionario

Il Movimento femminista proletario rivoluzionario partecipa alla manifestazione nazionale del 23 a Roma e a Palermo, e organizza mobilitazioni verso lavoratrici, studentesse nella giornata del 25 novembre in varie città in cui è presente. 

Sono a disposizione materiali: foglio, locandina, volantini, opuscoli - richiederli a WA 3408429376 - li inviamo in pdf gratuitamente.

giovedì 21 novembre 2024

pc 21 novembre - Formazione operaia - Lo Stato, strumento di sfruttamento della classe oppressa - da Stato e rivoluzione di Lenin


Scrive Lenin in "Stato e rivoluzione":

"Per mantenere un potere pubblico speciale, posto al di sopra della società, sono necessarie delle imposte e un debito pubblico".
"...Per il fatto che posseggono il potere pubblico e il diritto di riscuotere imposte, - scrive Engels - i funzionari come organi della società sono posti al di sopra della società. Il libero, volontario rispetto che veniva tributato agli organi della società patriarcale (del clan) non sarebbe più sufficiente per essi, anche se potessero cattivarselo"... Si fanno leggi speciali sulla santità e sull'inviolabilità dei funzionari... Il "più misero poliziotto" ha più "autorità" dei rappresentanti del clan, tuttavia persino ...il capo militare di un paese civile potrebbe invidiare al capo del clan che la società patriarcale circondava "di una stima volontaria e non imposta col bastone".

Lo Stato quindi si pone subito come "esattore" rispetto alla classe oppressa. Sono le masse più sfruttate, economicamente più deboli, le masse più povere, che devono sostenere lo Stato; uno Stato che usa gran parte delle tasse per mantenere sè stesso, il suo apparato, i suoi funzionari, per mantenere il suo apparato repressivo, l'esercito, i "distaccamenti speciali di uomini armati", come abbiamo visto nella precedente Formazione operaia, quindi non per la vita sociale. Ma nello stesso tempo per questo, anche per questo, lo Stato, i suoi uomini si pongono estranei e oppressori di fronte alla maggioranza della popolazione. Ed Engels descrive l'abisso tra il rispetto volontario, spontaneo di cui erano circondati